Farrel

Si tratta di casseforti contraddistinte da una placca del marchio che riporta una scena in cui un forziere è provato in una fornace per verificarne la resistenza al calore. Questa è in breve la storia delle aziende che le producevano:

FARREL SAFE COMPANY (dal 1852 al 1869), Philadelphia, PA

Fondata da John Farrel e conosciuta anche come Farrel & Company, o Farrel Safe Works.

HERRING SAFE COMPANY 1844-1869 (Herring-Farrell 1869-1885), 1885-1892 NY, NY

Silas Herring collaborando con la Wilder Safes intorno al 1840-1841 prima come agente di commercio e in seguito lavorando nella produzione. Nel 1844 le casseforti Wilder furono brevettate da Herring.

CASSAFORTE HERRING-FARREL, 1869-1885, Philadelphia, PA e New York, NY

Nel 1861 avvenne la fusione delle due aziende che però mantennero i nomi separati fino al 1869. Una volta avvenuta la fusione le due fabbriche rimasero a Philadelphia e New York. Le casseforti provenienti dalla fabbrica di New York erano "Herring-Farrell" e le casseforti dalla fabbrica di Philadelphia erano Farrel-Herring Safes.

Nel 1885 la produzione confluì sotto il nome di Herring, sebbene alcune casseforti fossero ancora etichettate occasionalmente come Farrel. Nel 1892, la "Herring Safe & Lock Company" si fuse con la "Hall's Safe & Lock Company" e la "Marvin Safe Company", per formare la "Herring-Hall-Marvin Safe Company". La società proseguì l'attività fino all'acquisizione da parte della Diebold nel 1959. Una successiva causa "anti-monopolio" intentata contro Diebold, costrinse alla chiusura o alla vendita della HHMS.

Una caricatura di un Millerite, un aderente al predicatore avventista William Miller che predisse che il mondo sarebbe finito il 23 aprile 1844. L'uomo siede in una grande cassaforte etichettata "Salamander safe", fornita di un prosciutto, un ventaglio (appeso alla porta della cassaforte), formaggio, brandy, sigari, ghiaccio, un cappello e un piccolo libro con la scritta "Miller". Mentre fa uno sberleffo dice "Ora lascia che venga! Sono pronto".

Il nome di cassaforte salamandra prende il nome dall'animale miticamente ritenuto avere la capacità di sopportare il fuoco (e, presumibilmente, l'olocausto) senza danni.